Nicola Nobili racconta la propria Storia per «Io senza Dio»
Ovvero: in cosa credo e, soprattutto, in cosa non credo
La (ricerca della) felicità è davvero la religione dell’individuo moderno, illusoria come tutte le religioni. È una religione senza sacerdoti, che funziona industrialmente.
– Edgar Morin
Essendo un professionista della lingua, so bene che descrivere qualcosa significa sempre, inevitabilmente, ridurla in una qualche misura. Intendiamoci, io sono un vorace divoratore di dizionarî e mi piace cercare di attribuire un nome a cose e concetti, però quando si tratta di persone, fatico ad appiccicare un’etichetta su qualcuno e definirlo semplicemente «persona di destra/sinistra», «credente/ateo», «intelligente/scemo»… Se proprio devo farlo, lo chiamo «Giovanni« o «Mario», poi se posso cerco di comprenderlo, nel tempo[1].
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