Tutto merito di Piero Angela

Federico Rivetti racconta la propria Storia per «Io senza Dio»


Per me diventare ateo è stato un processo indolore. Mi ritengo fortunato, perché per tante persone purtroppo non è stato così. Però c’è una nota curiosa: indirettamente è stato merito anche di Piero Angela.

Nasco nel 1962, da madre mantovana e padre cremonese che abitano in paesi della Bassa lombarda e che, come da tradizione, non mi fanno mancare il pacchetto standard di sacramenti. Per il resto la religione è una cosa un po’ campata in aria. Questo fino ai miei 11 anni, quando, anche per farmi vincere un po’ la mia grande timidezza, mia madre mi propone di entrare in un gruppo di scout cattolici… ok, ci sto. Per mia fortuna l’ambiente non è opprimente e asfissiante come è capitato ad altri. Anzi, mi diverto anche e non mi sento mai costretto, però mi prendo la mia bella dose di messe, preghiere e catechesi.

Da adolescente comincio a interessarmi di ufologia e parapsicologia leggendo un po’ di libri, tra i quali ad esempio l’autobiografia di Uri Geller. Per dire come sto messo: una volta rimango a fissare un cucchiaio per dieci minuti cercando di piegarlo col pensiero. È superfluo dire come va a finire. Poi arriva Quark, la famosa trasmissione di Piero Angela, che mi cattura subito. In particolare due speciali del programma, uno sui presunti avvistamenti UFO e uno sul mondo del paranormale, mi aprono gli occhi impiantandomi il seme dello scetticismo, quello che, prima di dare credito a un’affermazione, vuole delle evidenze. Evidenze che, per quanto riguarda UFO e parapsicologia, finora non ci sono.

Da qui ad applicare quello scetticismo anche alla religione e a quello che dicono preti ed educatori religiosi il passo è abbastanza breve. A quel punto mi saltano agli occhi le incongruenze, le contraddizioni e le assurdità della religione, del suo libro sacro e del Dio che lo avrebbe ispirato. L’unica scelta logica è mollarlo e diventare ateo. Nessuna crisi spirituale, nessun dilemma interiore: è una decisione serena che non mi causa alcun problema. Quindi ringrazio Piero Angela che mi ha acceso quella scintilla di scetticismo.

Federico Rivetti

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3 pensieri su “Tutto merito di Piero Angela

  1. Ciao, mi ricorda il mio approccio all’ufologia. Dalle medie eravamo appassionati di questo tema, sperando che un giorno…. Non sono stato un fissato, non ho dedicato la mia vita a questo, però ero sempre in attesa, mi informavo. Sui trent’anni con un collega compravamo una rivista mensile e come da tradizione, tutti gli articoli indirizzavano verso un “incontro” imminente.
    Ma ad un certo punto, poiché non si concretizzava nulla, come il ritorno di qualche divinità sulla terra, ho mandato tutto a cagare.

  2. Però Piero Angela, per quanto mi risulta, non ha mai cercato di dimostrare l’infondatezza razionale della religione cattolica.

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