Le donne al sepolcro: una debole prova della risurrezione
Tutti e quattro i Vangeli sostengono che le donne furono le prime a scoprire la tomba vuota di Gesù. Molti apologeti sottolineano che questo fatto è importante, affermando che i Vangeli sono affidabili. Le donne avevano uno status inferiore a quello degli uomini nella società ebraica dell’epoca e i tribunali non tenevano conto della loro testimonianza. Se la storia fosse stata inventata, chi avrebbe fatto scoprire la tomba vuota a donne inaffidabili? Questi apologeti sostengono che il ruolo importante delle donne è una forte prova della veridicità della storia della risurrezione.
Il punto non è che la storia è stata inventata, ma solo che non è una storia affidabile. La vicenda documentata nei Vangeli è il risultato di rielaborazioni di storie esistenti e di decenni di narrazione orale, e il racconto si è evoluto e si è accresciuto durante quel periodo.
L’inaffidabilità delle donne non è mai un problema nella storia: scoprono la tomba vuota, la raccontano agli uomini, gli uomini verificano il racconto e poi sempre gli uomini diffondono la notizia. Se a qualcuno non piacciono le donne come testimoni, ha a disposizione gli uomini.
Il fatto che le donne fossero meno affidabili come testimoni in tribunale non ha importanza, perché nella narrazione non ci sono aule di tribunale. Le donne erano affidabili dove contava: nel trasmettere le notizie alle persone della loro comunità che le conoscevano e si fidavano di loro.
Ricordiamo la storia dell’incredulo Tommaso. Gli altri discepoli gli dissero di aver visto Gesù faccia a faccia. Tommaso non credette automaticamente perché la fonte erano gli uomini: non credette perché l’affermazione era incredibile. Il genere dei partecipanti era irrilevante. Allo stesso modo, quando le donne riferirono di una tomba vuota gli apostoli si stupirono dell’incredibile affermazione e verificarono loro stessi le prove, proprio come Tommaso.
Immaginiamo una storia diversa da quella della tomba vuota. Supponiamo che, invece di essere le donne a scoprire che Gesù era risorto, la Bibbia avesse raccontato questo episodio:
All’alba del primo giorno della settimana, Pietro e Andrea entrarono in cucina per preparare il pane per la comunità. Dall’oscurità di un angolo sentirono arrivare una voce: «Perché vi occupate di cose di poco conto quando c’è l’opera del Signore da compiere?». Capirono che si trattava di Gesù, si inginocchiarono ai suoi piedi e lo adorarono.
Che cosa c’è di sbagliato in questo episodio? Il fatto che in quella cultura preparare il pane è un lavoro da donne. Non ha senso che gli uomini lavorino in cucina.
Lo stesso vale per gli uomini che si occupano dei morti. L’unica scusa per visitare il corpo dopo la morte era portare gli aromi, e in questa cultura era un lavoro da donne. Solo le donne avrebbero potuto scoprire la tomba vuota.
Il criterio dell’imbarazzo viene spesso portato come argomento in discussioni come questa. È facile immaginare un copista che ritocca un passaggio in modo da renderlo meno imbarazzante, ma non il contrario. Ciò significa che l’alternativa più imbarazzante è più probabile che sia vera. Ma le donne come testimoni importanti non sono imbarazzanti: sono inevitabili.
I credenti potrebbero chiedere di sapere cosa spiega la scoperta della tomba vuota oltre al fatto che è storia, ma ovviamente questo presuppone l’accuratezza di tutto ciò che è accaduto nella vicenda fino a quel momento. È come pretendere una spiegazione per la discesa di Jack dalla pianta di fagioli che sia migliore del fatto che c’era un gigante che scendeva dopo di lui.
Il racconto della Passione è solo una storia di 2000 anni fa. Non può sostenere una spiegazione soprannaturale.
Note
Criterio dell’imbarazzo: quando si valutano due versioni di uno stesso passo, quella più imbarazzante ha meno probabilità di essere stata aggiunta da un copista in un secondo momento ed è quindi più probabilmente autentica.
Per esempio, se la presenza delle donne al sepolcro era imbarazzante, ma gli autori dei Vangeli hanno insistito e l’hanno riportata lo stesso, ciò dimostra che la vicenda è realmente accaduta.
Si può contestare questo argomento chiedendo se la versione «imbarazzante» fosse effettivamente imbarazzante agli occhi dell’autore.
La Passione. La Passione è la storia di Gesù dal suo ingresso a Gerusalemme fino alla crocifissione. La parola deriva dal latino «passio», che significa sofferenza, sopportazione.
L’incredulità di Tommaso: Giovanni 20,24-29.
L’applicazione degli aromi: Luca 24,1.
(26/50 – continua)
Immagine: Annibale Carracci, Wikimedia, public domain
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All material on this article is copyright 2023 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.
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