Il cristianesimo in 2 minuti – 21/50

Dio ama l’odore della carne bruciata: il sacrificio umano nella Bibbia


Dio pretende che Abramo sacrifichi il suo unico figlio Isacco, ma ferma Abramo poco prima che compia il sacrificio. Una lezione di questa storia è che Dio rifiuta il sacrificio umano. Tuttavia, come una favola allegra che deriva da un originale più cupo, all’inizio questa storia potrebbe non essersi conclusa con questa morale.

Una teoria popolare chiamata ipotesi documentaria sostiene che i primi cinque libri della Bibbia sono una miscela di quattro fonti con programmi diversi. La storia di Abramo e Isacco che leggiamo oggi potrebbe contenere frammenti di una storia differente. Per esempio, Abramo e Isacco partono insieme, ma la storia si conclude con «Poi Abramo tornò dai suoi servi». Da solo.

In questa storia si usano anche due nomi di Dio: sei volte Elohim e cinque volte Yahweh. Questo fa capire che in origine si trattava di due storie separate, in una delle quali il sacrificio avrebbe potuto essere portato a termine. È ovvio che la condanna del sacrificio umano è scarsa in una storia che premia un uomo per la sua disponibilità a compierlo.

L’Antico testamento proviene da una cultura mesopotamica dell’Età del ferro e ci dice 40 volte che Dio si compiace dell’aroma della carne bruciata. Questi sacrifici non erano come quelli di incenso, ma erano offerte di cibo da far consumare a Dio, e la combustione era il modo per portare il cibo in cielo. E lui aveva un grande appetito: «La prima discendenza di ogni grembo mi appartiene, compresi tutti i primogeniti del vostro bestiame». Ma Dio chiarisce un versetto dopo: «Riscatta tutti i tuoi primogeniti», cioè sostituisci i tuoi figli con un animale da sacrificare. Si noti peraltro che il comando è di riscattare i primogeniti, non le figlie.

Eppure Dio non sembra avere le idee chiare sulla questione del sacrificio umano. In precedenza, nello stesso libro della Bibbia, leggiamo: «Dovete darmi il primogenito dei vostri figli», senza alcuna opzione di riscatto con un animale.

La contraddizione può essere spiegata se questi due passi biblici provengono da fonti diverse: il versetto che richiede i primogeniti proviene dalla fonte E (Elohim), mentre il versetto che richiede le figlie proviene solo dalla fonte J (Yahweh).

Dio usò perfino il sacrificio umano come punizione umiliante. Per insegnare agli ostinati israeliti chi comanda, Dio disse: «Ho anche dato loro ordini non buoni e leggi che non permettevano di vivere. Ho lasciato che si rendessero impuri con le loro offerte, con i sacrifici dei propri figli primogeniti, perché ne avessero orrore e riconoscessero che io sono il Signore».

In un’altra storia la Bibbia ammette che il sacrificio umano è una magia potente, perché è così che il dio moabita Chemosh sconfisse il Dio di Israele. Le forze combinate di Israele, Giuda ed Edom stavano per sconfiggere Moab, quando il re moabita sacrificò il figlio al suo dio Chemosh. Il risultato: «Ci fu un’esplosione di collera divina contro Israele, che interruppe l’attacco e tornò in patria».

I cristiani contrappongono le tribù cananee che sacrificano i bambini al popolo eletto da Dio, ma secondo la Bibbia entrambe le culture – ed entrambi i loro dei – erano colpevoli su questo punto.

Bob Seidensticker


Note

Ipotesi documentale: il materiale distinto del Pentateuco, cioè i primi cinque libri della Bibbia, si spiega meglio ipotizzando quattro documenti separati che sono stati fusi. I quattro documenti sono chiamati J (scritto nel IX secolo a.C. in Giuda, dove Dio è Yahweh), E (scritto nel VII secolo a.C. in Israele, dove Dio è Elohim), P (scritto nel V secolo a.C., fonte sacerdotale) e D (scritto nel VI secolo a.C., fonte deuteronomica).

Dio ama l’odore della carne bruciata: cerca «profumo» nella Bibbia interconfessionale.

Abramo quindi tornò dai suoi servitori e insieme se ne andarono a Bersabea dove Abramo si stabilì.
– Genesi 22,1-19

«Ogni primogenito appartiene a me, anche quelli del vostro bestiame: ogni primo nato maschio della vacca, della pecora o della capra deve essere offerto a me.
– Esodo 34,19

(…) In ogni caso dovete sacrificare un animale al posto di ogni maschio primogenito dei vostri figli. (…)
– Esodo 34,20

«Ogni tuo primogenito lo devi consacrare a me.
– Esodo 22,29

Ho anche dato loro ordini non buoni e leggi che non permettevano di vivere. Ho lasciato che si rendessero impuri con le loro offerte, con i sacrifici dei propri figli primogeniti, perché ne avessero orrore e riconoscessero che io sono il Signore.
– Ezechiele 20,25-26

Allora il re di Moab prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare dopo di lui, e lo offrì in sacrificio sulle mura della città. Un grande terrore s’impadronì degli Israeliti, che scapparono e se ne tornarono nella loro terra.
– 2 Re 3,27


(21/50 – continua)

Immagine: Wikimedia, CC

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All material on this article is copyright 2023 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

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