Il cristianesimo in 2 minuti – 12/50

Il cristianesimo risponde alle Grandi domande della vita (ma le risposte meritano di essere ascoltate?)


Il cristianesimo sostiene di poter rispondere alle Grandi domande della vita. Si tratta di domande come «Perché siamo qui?» oppure «Da dove veniamo?» o ancora «Qual è lo scopo della mia vita?» o infine «Che cosa succede dopo la morte?». È vero che il cristianesimo può rispondere a queste domande, ma può farlo qualsiasi persona o religione. L’importante è che le risposte siano verosimili.

Per scoprire la realtà, la religione fallisce. Non abbiamo mai imparato nulla di oggettivamente vero dalla religione. Sorprendentemente, di rado rispondiamo alle Grandi domande rivolgendoci alla scienza, la disciplina che ha risposto in modo affidabile a tante altre domande. Ma la scienza può aiutarci anche in questo caso.

Ad esempio, perché siamo qui? La scienza ha una risposta: siamo qui per una ragione cosmicamente non più significativa di quella per cui ci sono i cervi, le meduse e le querce. Ovviamente non possiamo esserne certi, ma non possiamo nemmeno essere certi che gli unicorni non esistano. Non c’è una buona ragione per immaginare che esistano, quindi viviamo con l’ipotesi di lavoro che gli unicorni siano solo una leggenda. Allo stesso modo non ci sono buone ragioni per pensare che esista un piano divino per la nostra vita.

Passiamo a un’altra domanda: da dove veniamo? La scienza ha delle risposte notevoli e convincenti (il Big Bang e l’evoluzione), anche se non mancano le domande (perché è avvenuto il Big Bang? come è nata la vita?). La scienza non risponde mai con certezza, ma il consenso scientifico è la migliore approssimazione che abbiamo alla verità e continua a migliorare. La replica «Beh, se la scienza non può rispondere, la mia religione sì!» non è una risposta sensata. Sì, la tua religione può avere una risposta, ma vale la pena ascoltarla? È supportata da prove o è solo un dogma? Perché fidarsi della sua risposta rispetto alle risposte contrastanti di altre religioni?

Qual è il nostro scopo? Non ci sono prove di uno scopo trascendentale o soprannaturale per la tua vita. Un aspetto positivo del rifiuto dei dogmi è che ciascuno può scegliere il proprio scopo. Questa responsabilità può intimorire, ma può anche dare forza. Nessuno meglio di te può decidere lo scopo della tua vita.

Che cosa succede dopo la morte? Non ci sono prove che ti accadrà qualcosa di più straordinario di quello che accade a un cervo, a una medusa o a una quercia quando muore.

La scienza ha le risposte, solo che alle religioni non piacciono. Le risposte soprannaturali a queste domande sono prive di fondamento senza prove convincenti. E finora di prove non ce ne sono.

La scienza ha una sola realtà con la quale confrontarsi. Fornisce risposte supportate da prove e non abbiamo bisogno della fede per accettarle. Senza la necessità della scienza di conformarsi all’evidenza, ogni religione si inventa la propria verità, ed è per questo che le religioni non sono d’accordo e le loro risposte non sono fondate sulla realtà.

Pensa al campanile di una chiesa con un parafulmine in cima. Il campanile proclama l’esistenza di Dio, mentre il parafulmine afferma di poter ridurre i danni dei fulmini. Quale affermazione è supportata da prove?

La religione fa affermazioni di verità. Anche la scienza, ma fa un passo in più: mantiene effettivamente le proprie promesse.

Bob Seidensticker


Note

«[Il terremoto] fu la punizione di Dio per i parafulmini»: Andrew Dickson White, «A History of the Warfare of Science with Theology in Christendom», D. Appleton and Company, New York 1901, p. 366.


(12/50 – continua)

Immagine: Wikimedia, CC BY-SA 4.0

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All material on this article is copyright 2022 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.


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1 pensiero su “Il cristianesimo in 2 minuti – 12/50

  1. Ottimo! Una spiegazione verosimile potrebbe essere il ” Deus sivae natura” di Baruch Spinoza, verosimile perchè comunque sposterebbe tutto il problema, come al solito, all’ inizio dei tempi e con le solite domande!

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