Il cristianesimo in 2 minuti – 10/50

La società che il cristianesimo ci ha dato: mostri, non medicine


Un’antica e curiosa mappa mostra la società arretrata che abbiamo ereditato dal cristianesimo.

La cattedrale di Hereford, in Inghilterra, possiede la mappa mundi più grande del mondo, una rappresentazione del mondo in pergamena realizzata intorno al 1300. Non è il tipo di carta geografica a cui siamo abituati. Non sarebbe stata utile a un esploratore o a un navigatore, e i suoi creatori non pretendevano che servisse a loro.

Utilizzando il tema della mappa del mondo, i cartografi medievali abbellivano le carte geografiche come questa per farne una sorta di enciclopedia. Tuttavia, con la scienza agli albori, le informazioni possono essere bizzarre e la zoologia sembra più adatta al Paese delle meraviglie di Alice. Questa mappa documenta gli Sciapodi, persone con un unico grande piede che usavano per ripararsi dal sole. I Blemmi erano bellicosi e non avevano la testa. La loro faccia era invece nel petto. I Cinocefali erano uomini con la testa di cane e i Trogloditi sono «molto veloci; vivono nelle caverne, mangiano serpenti e catturano animali selvatici saltando su di loro».

Come tutte le mappae mundi, anche questa pone Gerusalemme al centro. Mostra luoghi di importanza biblica come la torre di Babele, il giardino dell’Eden, il percorso dell’Esodo e Sodoma e Gomorra. Mitologia e Storia si mescolano senza distinzione. Vediamo il Vello d’oro di Giasone e il labirinto dove Teseo uccise il Minotauro, ma vediamo anche l’accampamento di Alessandro Magno.

Quando il cristianesimo dominava la società, questo era ciò che ci offriva. Le creature mitiche popolavano il mondo, non avevamo molto altro che la superstizione per spiegare i capricci della Natura e i disastri naturali erano segni della collera di Dio.

L’obiettivo del cristianesimo non è creare internet, il GPS, gli aerei o gli antibiotici. Non è migliorare la vita con vestiti caldi o acqua sicura. Non è eliminare malattie come il vaiolo o la poliomielite. Invece è convincere le persone a credere in una storia che ha prove ridicole.

Certo, gli europei del Trecento non avevano molte alternative e il cristianesimo avrebbe potuto offrire una spiegazione migliore del nulla. Oggi abbiamo avuto un paio di secoli per mettere alla prova la scienza moderna e sappiamo che è all’altezza. Tuttavia troviamo ancora un pensiero che descrive un mondo incentrato su Dio. Per esempio, il Catechismo breve di Westminster dice che «il fine principale dell’uomo è glorificare Dio e goderne per sempre», non migliorare la società, e ancora oggi alcuni leader cristiani dichiarano che i disastri naturali vengono da Dio.

Se il cristianesimo è ciò che si crea in assenza di scienza, perché è ancora qui? La metafora del montaggio di un arco illustra il problema. Per prima cosa si costruisce un’impalcatura a forma di arco. Poi si posano le pietre dell’arco. Infine si rimuove l’impalcatura. Una volta che le pietre dell’arco sono al loro posto, si sostengono da sole e non hanno bisogno dell’impalcatura.

È così che funziona la religione. La superstizione, in un mondo precedente alla scienza, era l’impalcatura che sosteneva l’arco della religione. La scienza ha smontato l’impalcatura della superstizione, ma l’arco della religione si è già calcificato al suo posto.

Siamo nel XXI secolo, eppure i principi-guida della vita dei cristiani potrebbero provenire dal XIV, quando il Sole orbitava intorno alla Terra, le malattie avevano cause soprannaturali e nelle terre lontane vivevano Sciapodi, Blemmi e Trogloditi.

Bob Seidensticker


(10/50 – continua).

Immagine: Wikimedia (public domain)

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All material on this article is copyright 2022 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

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