L’Eterno Assente propone a chi è ateo/a di raccontarsi.
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No, assolutamente! L’umanità potrebbe fissare delle regole di convivenza civili senza aggrapparsi a motivazioni di un fantomatico e qualsiasi trascendente.
No, non ritengo che Dio sia necessario per fondare l’etica e non solo, non ritengo nemmeno che sia necessaria la religione.
Lo specifico in quanto vedo l’idea degli dei come un sottoprodotto della religione e che l’etica in questo contesto potrebbe anche essere più importante, per una religione, rispetto all’avere un’idea di divinità.
Sono piuttosto propenso a pensare che l’etica sia più simile a qualcosa che emerge in una società in base alle esigenze di questa, le cui caratteristiche comuni fra le etiche delle varie società siano dovuti come conseguenza a come ci siamo evoluti come specie. Quindi alla persona “media”.
Ma ovviamente è tutta speculazione, visto che non mi sono mai letto dei libri che trattavano dal punto di vista scientifico la questione.
A mio parere l’etica è innata nell’uomo almeno nel suo nucleo primevo. L’idea di uno o più dei è stata necessaria forse all’inizio per dirigere le masse, per dare una specie di coesione. Solo che poi chi ha usato il dio di turno ha iniziato a vedere la possibilità di guadagnare in potere ed alla fine tutto è degenerato. Purtroppo al momento la maggior parte della gente, a mio parere, è drogata dalla necessità di avere un dio e pertanto continua ad attaccarsi a tale idea senza prendere in considerazione la possibilità di essere libera dai condizionamenti. Lo vedo come il carbone ed petrolio: agli inizi hanno permesso balzi da gigante nel progresso, ma con il prezzo dell’inquinamento e della schiavizzazione economica. Forse c’è bisogno di un altro Musk nell’etica e nella filosofia che rompa le regole e cominci ad indirizzare il pensiero comune verso altri orizzonti.
La risposta alla domanda non è banale. Perché ovviamente noi possiamo sviluppare un’etica indipendente da Dio, ma perché quella e non un’altra? D’altra parte, se invece accettiamo l’etica di origine divina, finiamo prigionieri del dilemma di Eutifrone.
https://www.wikiwand.com/it/Eutifrone
Intanto bisogna specificare di quale Dio si tratta. Se è il Dio che viene descritto nella Bibbia, ti posso rispondere che no, non è necessario. Anzi, servirsi dei comandamenti di quel Dio lì per fondare l’etica equivale a costruire un etica incivile e malata, ovvero quella dei fanatici religiosi. Perché i fanatici religiosi? Ok, allora mettiamo che la debbano seguire i moderati: loro, come sappiamo, pescano dalle Sacre Scritture un po’ quello che gli fa comodo, quello che si adatta alla nostra etica moderna. Avete sentito? Etica moderna! Ovvero quell’etica che noi abbiamo e che non c’entra assolutamente niente con le Sacre Scritture, ad esempio il senso civico. Ritorniamo ai fanatici, ovvero quelli più pazzi, ma più coerenti, quelli che prendono tutto il pacchetto: il loro Dio è bipolare, geloso, meschino, psicopatico e sadico. Quindi che morale puoi ricavare dalla religione cristiana che non sia né amorale né derivata da un altra? Nessuna
Assolutamente NO