Una stronzata. E la logica non c’entra, perché Dio avrebbe potuto farci diversi. Se solo esistesse, beninteso.
Quante volte ci siamo sentiti dire: «È un’impossibilità logica!»? Con la sicumera di chi sa, di chi ha capito, di chi conosce l’argomento definitivo per mettere a tacere l’interlocutore: poiché Dio ci voleva liberi, allora doveva permetterci anche di compiere il Male, altrimenti saremmo solo delle marionette.
Il libero arbitrio è una spiegazione che spesso gli atei si sentono rifilare dai bigotti più sprovveduti posti di fronte al problema del Male: «La sofferenza esiste perché gli esseri umani sono capaci di provocarla, sono capaci di causare dolore agli altri esseri umani. E sono capaci perché Dio, nel suo grande Amore per loro, li ha voluti liberi».
Dato che il male esiste, non c’è un Dio buono e onnipotente
Molte persone arrivano a questa conclusione partendo dal presupposto che: se Dio è buono, allora vuole fermare il male. Se Dio è onnipotente, allora può fermare il male. Il male esiste e perciò non c’è un Dio che è buono e onnipotente.
Il problema di questo ragionamento è che viene ignorato un altro attributo di Dio, ovvero l’onniscienza. L’onniscienza consiste nel conoscere tutti i vari scenari veri passati, presenti e futuri.
Il libero arbitrio dimostra che, almeno dal punto di vista logico, è possibile che Dio e il male possano coesistere.
Un mondo che contiene delle creature veramente libere è molto più prezioso rispetto ad un mondo contenente creature non libere.
Dio può creare delle creature libere, ma non può obbligarle a fare il bene. Perché se lo fa, allora queste creature non sono veramente libere in quanto forzate a fare il bene. Quindi, per poter creare delle creature in grado di fare il bene di loro spontanea volontà, Egli deve creare anche delle creature capaci di fare il male. Dio non può dare a queste creature la libertà di fare il male e allo stesso tempo impedire loro di esercitare la propria libertà.
Purtroppo, alcune di queste creature hanno usato male il proprio libero arbitrio. E questa è la fonte del male morale.
Perciò non è possibile incolpare l’onnipotenza di Dio o la sua bontà per il fatto che alcune creature abbiano sgarrato. Perché l’unico modo per evitare il male morale sarebbe togliere il bene morale.
– The Cross Philosophy
È una spiegazione stupida. Infatti trascura l’immensa quantità di sofferenza che non è affatto provocata dagli umani. Il libero arbitrio spiega il Male morale ma – com’è ovvio – è del tutto inutile di fronte al Male naturale. Se un bambino viene ucciso da un criminale, si può invocare il rispetto divino del libero arbitrio dell’assassino. Ma come la mettiamo con un bambino ucciso da un fenomeno naturale? Questo è il motivo per cui il bigotto più sofisticato usa il libero arbitrio soltanto come prima linea di difesa, sperando di avere di fronte un ateo ingenuo, oppure nemmeno ci prova e va dritto su teodicee più generali e raffinate. Io stesso non mi sono mai fermato a riflettere in particolare sulla teodicea del libero arbitrio, poiché so di poterla demolire con una parola: «cancro». O «terremoto», a piacere. Oppure infinite altre: la realtà naturale fa così schifo che c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Tuttavia la teodicea del libero arbitrio fallisce anche nel suo specifico campo di applicazione, cioè il Male morale.
Per cominciare, agli occhi di Dio il libero arbitrio del carnefice vale più della vita e del benessere della vittima. Quando, alla fine di settembre del 1941, a Babyn Jar l’Einsatzgruppe C, le Waffen-SS e i collaborazionisti ucraini uccisero quasi 35 mila ebrei, Dio li lasciò fare. Onnipotente, avrebbe potuto intervenire in una maniera qualsiasi e salvarli tutti. Ma niente: per lui la libertà degli assassini era superiore alla vita e al benessere di quei poveri disgraziati. Complimenti eh, Dio: bella scala di priorità! Fosse stato un essere umano, di fronte a questa sua scelta valoriale tutti lo considererebbero un abominio. Se io, pur potendo impedire l’atto, non fermassi un criminale che sta per uccidere un bambino, sarei un mostro. Invece, siccome lui è Dio, allora può fare o non fare quel cazzo che vuole, e tutti a dire quant’è buono, quant’è bravo, quant’è grande e santo e meraviglioso, e a lodarlo e glorificarlo e amarlo e adorarlo e cercare di soddisfarlo. Ma vaffanculo. Tanto basterebbe per chiudere il discorso.
Ma ammettiamo, per amor di discussione, che perfino questo argomento sia dignitoso, ovvero che sì, il libero arbitrio sia tanto prezioso da essere insuperabile anche da Dio. Accettata la priorità, il resto è logica, giusto? È l’argomento delle marionette: «Se Dio ci impedisse di compiere il Male», dicono i bigotti, «non saremmo davvero liberi. Saremmo solo delle marionette. Dio ci ha voluti liberi, perciò noi dobbiamo poter fare il Male. È logica!». E con la logica pensano di cavarsela. Be’, la logica di ‘stocazzo.
Di fatto, io già non sono libero. Dio non mi ha creato libero. Per esempio, non sono libero di volare. Non sono libero di vedere attraverso i muri. Non sono libero di teletrasportarmi con il pensiero. Io vorrei poter fare tutte queste cose – soprattutto volare –, ma Dio mi ha creato in modo che non mi sia possibile. Un piccione può volare. Io no. Perché lui sì e io no? Perché il piccione gode di una libertà che a me è negata? Boh. Bisognerebbe chiederlo a Dio. Ma Dio – guarda un po’, eh? – agisce per ragioni imperscrutabili, e io zitto e muto: devo tacere e credere in lui e amarlo e adorarlo pur senza capire. «Mistero della fede», lo chiamano.
Ma vaffanculo. Dio avrebbe potuto concedermi molte libertà, ma non quella di far soffrire gli altri esseri senzienti. Un limite in più: che problema ci sarebbe stato?
Non solo: Dio avrebbe potuto lasciarmi la libertà di provocare dolore, ma almeno rendermi sgradevole quell’azione. Qualcuno mi impedisce forse di mangiare merda? Certo che no: sono liberissimo di masticare e ingoiare uno stronzo in qualsiasi momento. Se non lo faccio è perché soltanto l’idea mi provoca un conato di vomito. Per quale ragione dunque Dio non mi ha reso altrettanto sgradevole ogni azione causa di dolore a un altro essere senziente? Perché Dio non ha suscitato un prurito intollerabile in ogni essere umano nel momento stesso in cui provoca sofferenza ad altri? Avrei voluto vederli allora, gli ufficiali nazisti a Babyn Jar, costringere i soldati a fucilare gli ebrei grattandosi a sangue. Anzi, se quella reazione allergica all’esercizio della violenza fosse innata in Homo sapiens fin dall’origine dei tempi, a quella strage nemmeno si sarebbe arrivati e i fucili nemmeno sarebbero mai stati inventati.
Onnipotente, Dio avrebbe potuto crearci così. Invece ci ha creati indifferenti al dolore altrui. Peggio ancora: addirittura ha creato esseri umani che dal dolore altrui ricavano il proprio piacere. ‘Sto stronzo, vedi un po’.
Sicché anche l’argomento delle marionette è una stronzata e la logica non c’entra un cazzo. Ma tu pensa, eh? Chi l’avrebbe mai detto?
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Ogni articolo è impeccabile, perfetto nella stesura e inattaccabile nella logica.
(Leggenda narra che una volta qualcuno ha notato che mancava un accento, ma era sicuramente solo per verificare se i lettori erano attenti)
Così dopo anni di lettura di questo blog, sono giunto ad una conclusione: dio esiste, è infallibile ed è Choam.
Amen.
Bene. Ora che la Verità è stata rivelata all’Umanità, posso anche eclissarmi, lasciando che Max, unico umano a comprendere la mia vera Natura, sia mio Profeta nei secoli a venire.