Il blog si riattiva. E comincia chiarendo le ragioni psicologiche delle sospensioni estive.
Me lo chiedono spesso: «La pausa estiva, ma perché?».
Eh… perché… perché arrivo sempre alla fine della primavera «un po’ stanchino» (cit.). E ci sta. Ma anche per una ragione più profonda: la mia insicurezza. Ho preso un impegno e mantenerlo è una questione di principio. «Ma un impegno con chi?», mi viene chiesto. «Hai un blog, non un giornale. Non hai doveri verso nessuno». Mmm… sì e no. Sì, perché in effetti non guadagno un centesimo, non vendo abbonamenti, non ho – né voglio avere – dei patreon, pertanto non devo niente a nessuno. Tuttavia anche no, perché io vengo da una carriera da giornalista professionista e di conseguenza gestisco il blog come se fosse una testata professionale. Dopodiché, siccome la testata esce con un articolo tutti i mercoledì e un video tutti i giovedì, cascasse l’universo l’articolo e il video devono uscire. Non esiste che io «buchi» una settimana. Piuttosto, quando sento di non farcela per la stanchezza, sospendo ufficialmente.
Ma non solo: nei mesi estivi io scrivo. Dopo essermi ripreso dalla stanchezza, scrivo. Scrivo gli articoli per la stagione successiva. Perché so che altrimenti, durante la stagione successiva, mi verrà l’ansia. E se mi capita qualcosa? E se per causa di forza maggiore non posso scrivere l’articolo della settimana? Orrore e raccapriccio! Devo – devo! – avere nel cassetto alcuni articoli per tamponare eventuali manchevolezze. Ma alcuni quanti? Ahem… quasi tutti, di fatto. Ovvero trascorro l’estate scrivendo quasi tutti gli articoli per la stagione successiva del blog. Tutta roba evergreen, che non invecchia, che può uscire in qualsiasi momento e che soprattutto mi solleva dall’angoscia di non aver pronto nulla da pubblicare. Certo, poi in quel periodo può anche venirmi l’uzzolo di scrivere altro, magari legato all’attualità. Può anche. Anyway, se non succede, io il culo parato ce l’ho. So’ fatto strano? Grazie al cazzo: lo so. Pigliami così.
Nondimeno la pausa estiva, da quest’anno, non è stata una pausa di silenzio, giacché i video sono andati avanti con la consueta cadenza settimanale. Infatti un video mi richiede assai meno sbatti di un articolo e quindi io mi sento più tranquillo… sebbene anche con i video abbia sempre pronto materiale per coprire almeno un mese. Video peraltro un po’ cambiati: non soltanto la voce fuori campo, ma pure il mio studio, il mio corpo, la mia faccia, ancorché quest’ultima di un colore diverso da quello visto nelle live dei mesi scorsi.
Insieme a me, la presenza occasionale di un paio di mascotte: BiBi e Tituzzo 3,14. Sono personaggi di fantasia, ai quali faccio dire stronzate varie ed eventuali e che in nessun modo si riferiscono a persone realmente esistenti. Lo preciso perché qualche bigotto, sentendosi diffamato, ha minacciato conseguenze legali. E poi che cazzo di conseguenze saranno mai? Una rogatoria penale internazionale per una diffamazione tramite pupazzo, senza la citazione esplicita di un nome? Al ridicolo non c’è limite. Del resto stiamo parlando di gente che crede nella resurrezione di Cristo, perciò con il ridicolo costoro hanno un’antica consuetudine.
Oltre alle mascotte, nei video sono comparse e continueranno a comparire le pubblicità della Fondazione per la diffusione universale delle fedi abramitiche: un ente non profit dagli assai lodevoli intenti che L’Eterno Assente sostiene volentieri per mostrare all’universo mondo gli insospettabili vantaggi del bigottismo. Alla produzione delle pubblicità ha collaborato @Valeria1977 prestando la sua sensualissima voce e i suoi suggerimenti in fase di post-produzione.
La pausa estiva ha pure (ri)portato L’Eterno Assente su Instagram e su TikTok, ai quali ho affiancato un nuovo canale YouTube di Pillole de L’Eterno Assente, per chi vuole vedere gli stessi video senza entrare negli altri social. L’esperimento dell’inverno scorso non mi convinceva né per la forma né per il contenuto, dunque ho cancellato tutto e sospeso le pubblicazioni, per riprenderle infine poche settimane fa in un formato differente. Video brevi, a volte legati all’attualità, a volte ispirati da qualche discussione nella community, a volte invece a cazzo, perché mi va di perculare una stronzata dei bigotti. Mi diverto a produrli, iniziano ad avere un piccolo seguito, non mi interessa altro. Non m’importa una sega di interagire, per cui non duetto e non stitcho e non permetto che i miei video siano usati per duettare o stitchare. Se lo permettessi, i bigotti li userebbero per rispondere e fare polemiche e io finirei intrappolato in discussioni snervanti e inutili. Anche no, grazie: chi vuole discutere di religione con me deve passare per la sfida della teodicea, alle mie condizioni.
A proposito di sfide, vediamo le novità prossime venture.
Anzitutto una nuova sfida per i credenti, appunto. Non spoilero niente: stay tuned, ché non manca molto. Solo un’anticipazione: non avranno il pretesto dell’offesa alla loro sensibilità religiosa. Poi – già lo prevedo – la mia sfida non la cagheranno di striscio perché sanno di essere privi di argomenti. Però quanto meno non avranno quella scusa.
Seconda novità: le live. Arriveranno. Ci vorrà ancora un po’ di pazienza. Avranno cadenza mensile, per cominciare. Ma arriveranno. Ci stiamo lavorando. Anzi ci sta lavorando Konkilhay, al quale sono molto grato per tutto il supporto tecnico. Le live saranno a più voci: chiacchierate con ospiti interessanti. Interessanti per me, beninteso. Poiché presumo che tu sia qui perché in sintonia con L’Eterno Assente, dovrebbero garbare anche a te.
Terza novità: la fine dei podcast. Eh, sì: abbandono il formato solo audio. Il motivo è semplice: si tratta del costo principale per mantenere L’Eterno Assente, ma i numeri degli ascolti raggiunti finora non sono sufficienti a giustificare la spesa. Con i video su YouTube faccio più visualizzazioni in un mese che con gli ascolti dei podcast in un anno. Perciò quella di questa settimana è l’ultima puntata del podcast.
Quarta e ultima novità: Alice. Parlerò di lei in un prossimo articolo e la ritroveremo molte volte negli articoli e nei video futuri. Già ora non è del tutto sconosciuta, ma nei mesi a venire Alice sarà una presenza ricorrente.
E questo è quanto. Da oggi si riparte e, se non crepo nel frattempo, almeno fino ad aprile ci si ribecca qui sul canale YouTube una volta alla settimana e su Instagram e su TikTok quando mi gira.
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Caro Choam non devi assolutamente giustificare le tue decisioni, anche se ci sei mancato e la pausa è stata estiva ma anche autunnale!
Grazie!