Risorto? Ma va’ là! – 4/4

La risurrezione di Cristo sembra una stronzata? Fa niente: si può sempre compiere una meravigliosa piroetta logica. Genio puro.


Se mai ti è capitato di discutere con qualche credente, avrai avuto l’impressione di picchiare un cuscino: lo colpisci di qua e lui si gonfia di là, lo percuoti di là e lui si allarga di qua. È frustrante. E la questione della realtà storica della risurrezione di Cristo è un caso esemplare.

Eravamo rimasti a questa conclusione: abbiamo un evento descritto in maniera contraddittoria in documenti faziosi e diversi fra loro, molto tardi e parecchio manipolati, scritti in una società di creduloni sulla base di dicerie tramandate dai seguaci del tizio che sarebbe risorto (pare, si dice). E sulla base di questa roba qua ci viene chiesto di credere nella reale storicità del fatto.

Che cosa hanno da dire in proposito i credenti? Ecco la Chiesa cattolica nel Compendio al Catechismo:

La Risurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo e rappresenta, con la Croce, una parte essenziale del Mistero pasquale.
– Compendio al Catechismo della Chiesa cattolica, 126

Bene, grazie per averlo ribadito. Ma le prove? Eccole:

Oltre al segno essenziale costituito dalla tomba vuota, la Risurrezione di Gesù è attestata dalle donne che incontrarono per prime Gesù e l’annunciarono agli Apostoli. Gesù poi «apparve a Cefa (Pietro), e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta» (1 Cor 15,5-6) e ad altri ancora. (…)
– Compendio al Catechismo della Chiesa cattolica, 127

Molto razionale, a prima vista: ci sono le testimonianze. Però… be’, però magari c’è una spiegazione più semplice. Magari il corpo è stato trafugato. Non è una pensata molto originale: l’avevano fatta anche i contemporanei al di fuori della cerchia dei seguaci di Gesù. Per esempio, Matteo scrive:

Il giorno dopo era sabato. I capi dei sacerdoti e i farisei andarono insieme da Pilato e gli dissero: — Eccellenza, ci siamo ricordati che quell’imbroglione, quand’era vivo, ha detto: «Tre giorni dopo che mi avranno ucciso, io risusciterò». Perciò ordina che le guardie sorveglino la tomba fino al terzo giorno, così i suoi discepoli non potranno venire a rubare il corpo e poi dire alla gente: «È risuscitato dai morti!». Altrimenti quest’ultimo imbroglio sarebbe peggiore del primo.
– Matteo 27,62-64

Mentre le donne erano in cammino, alcune guardie che sorvegliavano la tomba di Gesù tornarono in città e raccontarono ai capi dei sacerdoti quel che era successo. Allora i capi dei sacerdoti si riunirono insieme con le autorità del popolo e decisero di offrire molti soldi alle guardie dicendo: «Voi dovete dire che sono venuti di notte i suoi discepoli, mentre dormivate, e che l’hanno rubato. Se poi il governatore verrà a saperlo, noi lo convinceremo e faremo in modo che voi non siate puniti». Le guardie presero i soldi e seguirono quelle istruzioni. Perciò questa storia è diffusa ancor oggi tra gli Ebrei.
– Matteo 28,11-15

Invece il Compendio al Catechismo prosegue:

(…) Gli Apostoli non hanno potuto inventare la risurrezione, poiché questa appariva loro impossibile: infatti Gesù li ha anche rimproverati per la loro incredulità.
– Compendio al Catechismo della Chiesa cattolica, 127

Genio puro! Se sembra verosimile, allora è vero. Se sembra una stronzata, allora è vero a maggior ragione, perché nessuno avrebbe inventato una stronzata simile. Una piroetta logica me-ra-vi-glio-sa.

Lo stesso, identico trucco te lo rifilano in continuazione. Per esempio di fronte a tutte – tutte tutte – le contraddizioni fra i Vangeli. I Vangeli sono coerenti fra loro e raccontano un fatto nella stessa maniera? Be’, ecco la prova che quel fatto è reale. I Vangeli si contraddicono fra loro in modo insanabile? Be’, ecco la prova che il fatto è reale perché, se i Vangeli fossero stati falsificati, gli autori non sarebbero stati tanto sprovveduti da produrre versioni incoerenti. Oppure consideriamo la questione del ruolo delle donne nella comunità itinerante di Gesù. I discepoli sono tutti uomini? Be’, certo: quella era una società maschilista, e Gesù mica poteva applicare una parità di genere che sarebbe stata anacronistica. Sì, ma sono proprio le donne a scoprire per prime la risurrezione di Gesù. Be’, certo: questo dimostra quanto le donne fossero importanti per Gesù e quanto lui fosse in anticipo sui tempi. E niente: non ne vieni fuori, perché non puoi falsificare l’argomento. È proprio come picchiare un cuscino, appunto.

In conclusione, i credenti cristiani ci dicono che la risurrezione di Gesù è un evento reale, un fatto avvenuto nella Storia. Anzi, il fatto più importante di tutta la Storia umana. E aggiungono – lo aggiungono loro, eh! – che, se quel fatto non si fosse verificato, tutto il cristianesimo sarebbe una colossale idiozia. Importante: quel fatto è miracoloso. Infatti è in totale contraddizione con tutto ciò che la scienza ci dice sulla realtà. In particolare un’evidenza che ogni essere umano osserva fin dall’inizio dei tempi: i morti non risorgono. Mai. Però…

…però affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Ebbene, le prove della risurrezione sono forse straordinarie? Manco per il cazzo. I documenti cristiani sono tardivi, incoerenti, manipolati, diversificati e faziosi ed emergono da testimonianze molto successive ai fatti e quindi inaffidabili e da un contesto sociale e culturale di gente credulona. Un solo documento non cristiano cita l’evento, ma in una forma apocrifa. Nessun altro autore coevo ne fa parola. Quindi le prove stanno a zero.

Eppure loro ci credono. Ci credono perché pigliano per buono il Nuovo testamento e non lo mettono mai in discussione. Quando il sacerdote la domenica gliene legge un passo per ricavarne qualche lezione morale, loro annuiscono seri e compìti. Di solito per conto proprio quel libro neanche lo aprono, ma se lo fanno, compulsando qualche edizione cattolica, ortodossa o protestante, credono a quel che leggono: Gesù è nato da una vergine, Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci, Gesù ha trasformato l’acqua in vino, Gesù ha parlato delle beatitudini alla folla, Gesù ha risuscitato Lazzaro… e soprattutto Gesù è risuscitato lui stesso! Dio si è fatto uomo – ma a guai a cercare di capire, eh, ché è un Mistero della fede! – e ha sacrificato sé stesso, cioè suo figlio, cioè sé stesso – ma guai a… eccetera – per redimere e salvare gli umani dal peccato originale commesso dagli antenati – ma guai a… appunto.

E non si avvedono che la risurrezione di Cristo è la madre di tutte le fake news: la più gigantesca presa per il culo della Storia umana.

(4/4 – fine)

Choam Goldberg

(Foto: Tetraktys)


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3 pensieri su “Risorto? Ma va’ là! – 4/4

  1. Ottime riflessioni come sempre, Choam
    Se possibile vorrei correggerti la metafora del cuscino, per spiegare le scappatoie teologiche nelle quali il relidiota medio o lo Stregone si rifugiano…
    Io al posto del cuscino, indicherei la pelle dei coglioni umani, proverbialmente tirabile da ogni parte
    Ecco, parlerei di “Teologia a Pelle di Coglioni”

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