Sono sempre un fancazzista

Quest’anno però un po’ meno.


Chi segue L’Eterno Assente da almeno un anno lo sa: in primavera, a volte un po’ prima e a volte un po’ dopo, qua si tira giù la saracinesca e ci si prende una bella pausa che si protrae per tutta l’estate e talvolta anche per una parte dell’autunno. Può durare tre mesi. Pure quattro. Perfino cinque. Durante i quali L’Eterno Assente non pubblica nulla. Perché – come spiegavo l’anno scorso – io sono un fancazzista. Quest’anno però un po’ meno.

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Sempre lì si arriva

Oltretutto con la pretesa che a fornire la prova siano gli atei.


Io sono sempre a caccia di argomenti capaci di smentirmi. Sempre. Mi ci diverto proprio. D’altronde così funziona la razionalità: bisogna cercare non di provare, bensì di falsificare. Perciò sono costantemente in cerca di sfide intellettuali e, quando un lettore, Stefano, mi ha segnalato un diverso tentativo di soluzione del problema della teodicea, mi ci sono fiondato sopra.

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L’ateo tiepido

Stare disteso sul divano è più naturale che correre una maratona.


Esiste il credente tiepido.

Aderisce a una confessione religiosa, per esempio il cattolicesimo, ma in modo superficiale: non ha mai letto i testi sacri, sa poco dei dogmi, non si pone tante domande, più che altro frequenta i riti, ma poi nemmeno tutti e nemmeno spesso. Però continua a dirsi «cattolico». Anche se poi tromba prima del matrimonio e spesso, dopo il matrimonio, pure fuori. Anche se usa gli anticoncezionali. Anche se fa abortire la figlia rimasta incinta a 15 anni. Anche se, quando la sua mamma malata terminale chiede di essere aiutata a morire, accetta che il medico le dia una spintarella verso l’aldilà. Ma non importa: il credente tiepido si sente «cattolico». Interrogato un po’ in profondità, non sapendo che altro rispondere conclude: «Eppure io sento che esiste Qualcosa». E tanto gli basta, poiché non percepisce alcuna incoerenza o dissonanza cognitiva.

Io disprezzo il credente tiepido.

Per la verità io disprezzo anche il credente caldo, cioè quello consapevole, convinto, documentato. Fino al fanatismo che lo induce ad attivarsi per convertire gli altri o, non potendo convertirli, a negare loro dei diritti fondamentali. Io disprezzo il credente caldo, però quello tiepido lo disprezzo un po’ di più. Infatti, nella sua ignoranza e nella sua superficialità, è complice dell’istituzione criminale, del privilegio sociale, del sistema dogmatico. Senza nemmeno rendersene conto.

Ma esiste l’ateo tiepido?

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Una figura di merda

Ancora. Ma lui ci è o ci fa?


Sicché alla fine l’oscuro bigotto professore di fisica umbro, il paladino della razionalità della fede cattolica, il creatore del Gruppo Facebook dall’originalissimo nome L’Eterno Presente, ha accettato la sfida della teodicea: come si giustifica in modo razionale l’esistenza di un Dio onnisciente, onnipotente e buono nonostante il Male, cioè il dolore degli esseri senzienti e in particolare degli innocenti?

Beninteso l’ha accettata a modo suo, senza seguire le regole: non ha risposto con un articolo, come era richiesto, ma solo con un breve video. E sempre a modo suo, come di consueto, ha fatto una figura di merda. Un’altra, dopo quelle già rimediate nei dibattiti.

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