Niente: con la giustizia le vittime non c’entrano niente. Altrimenti diventa vendetta di Stato.
Cesare Battisti entra in carcere. Mentre alcune reazioni a Sinistra sono imbarazzanti, fra distinguo, mezze giustificazioni e dissociazioni tardive, Salvini e Bonafede esibiscono la preda in totale spregio di ogni principio di civiltà giuridica. Beccaria si rivolta nella tomba. Infatti, se il ministro dell’Interno arriva a dichiarare che Battisti «dovrà marcire in galera fino all’ultimo dei suoi giorni», poi non c’è da stupirsi se la marmaglia dei social invoca la pena di morte o perfino la tortura. «Perché ci vuole giustizia!», urlano.