Una mia domanda ha suscitato malumore e incomprensione. Come se io fossi un paladino del feto. Be’, non lo sono affatto. Anzi. Ma non sottovaluto la filosofia.
chiarabxl e Fux rispondono in modo circostanziato al mio ultimo articolo.
Nella recente polemica con i pro life, negli argomenti dei pro choice manca una aspetto. Se lo si considera, bisogna poi essere consequenziali fino in fondo.
Premessa: non sono contrario all’aborto. Figuriamoci. Lo considero una conquista di civiltà e di emancipazione delle donne. Quindi sono disgustato dalla retorica dei cosiddetti pro life: gente che, sulla base dei propri dogmi religiosi e valori morali, pretende di stabilire che cosa possono fare o non fare tutti gli altri. Gente che fa cose orribili come questa:
Bleah. Schifo. Vomito. E alla fine è stato tirato giù, com’è giusto.
E non permettiamo a nessuno Zichichi di reclutare Stephen Hawking fra gli scienziati bigotti.
Stephen Hawking non era un gran divulgatore. Milioni di persone hanno comprato «A Brief History of Time», ma scommetto che solo poche migliaia lo hanno capito. Capito davvero, intendo: come fai a comprendere il tempo immaginario se non sai che cos’è una rotazione di Wick? Dietro il successo di quel libro ci fu, più della sua efficacia divulgativa, soprattutto il fascino suscitato dall’autore: una mente libera e geniale intrappolata in un corpo paralizzato e deforme.
Contro la laicità si scatena la cagnara.
La notte scorsa sono andato a ravanare fra i commenti a un articolo dell’ANSA sulla vicenda della Scuola elementare palermitana con le Madonne e le preghiere. Ogni tanto faccio ‘ste cose: mi servono per rinnovare la consapevolezza delle qualità intellettuali di Homo sapiens. E ogni volta mi sgranocchio un pezzetto di fegato.
Non vuoi i gay? Padronissimo. Ma col tuo B&B ti ci puoi fare il bidet.
Lo dico? Lo dico: chissenefrega dell’affittacamere omofobo che rifiuta le coppie gay. Ok, l’ho detto. Mo’ spiego anche, però.
Eugenio Scalfari sproloquia sugli atei.
Dice: «Non so quanti siano, ma penso non molti». Beh, caro, se non lo sai è un problema tuo. Significa che sei un pochino ignorante. Ci sono vagonate di ricerche sociologiche e basterebbe un giretto su Google per trovarle. E scoprire per esempio che in Italia gli atei («Dio non esiste») sono circa il 6%. Cioè più di 3 milioni e mezzo. Quattro gatti, proprio.