Dio ci fa comunque una figura pessima.
L’argomento della teodicea – lo sappiamo – è la prova definitiva dell’impossibilità dell’esistenza del Dio abramitico. Un Dio che, secondo i credenti, è onnisciente, onnipotente e buono e che, in tutta evidenza, è incompatibile con la presenza del Male. Dove per Male intendiamo la sofferenza innocente, ossia il dolore subito da un essere senziente privo di alcuna colpa. L’esempio classico è un bambino molto piccolo: quale colpa può mai avere un bimbo di tre anni per meritare di morire fra atroci sofferenze?