Il Grande Mandato: perché non si applica a voi
Il Grande Mandato è l’ultimo ordine di Gesù ai suoi discepoli prima di tornare in cielo: «(…) fate che tutti diventino miei discepoli». Molti cristiani percepiscono quest’ordine come se fosse rivolto proprio a loro e concludono che anche loro sono obbligati a uscire attivamente e a diffondere la Parola.
Spesso i cristiani si sentono a disagio di fronte alla richiesta di convertire gli estranei, ma fortunatamente questa non è la loro battaglia.
Anzitutto Gesù non stava parlando a loro: il Grande Mandato è stato dato agli apostoli, non ai comuni cristiani. Per rendersene conto si consideri il modo in cui Gesù ordina ai discepoli di condividere il Vangelo. A un certo punto viene dato loro «il potere di scacciare gli spiriti maligni, di guarire tutte le malattie e tutte le sofferenze». In un altro momento, Gesù manda i discepoli per la loro strada con un potere che si ritiene sia riservato a Dio stesso: «A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati». I comuni cristiani oggi non hanno queste capacità divine.
In secondo luogo, i cristiani oggi ignorano regolarmente le norme bibliche che non si adattano alla nostra società moderna: il sostegno dell’Antico testamento alla schiavitù, alla poligamia, al genocidio, ai sacrifici umani e così via. La posizione di Dio è chiara su questi argomenti, ma princìpi più elevati prevalgono sulla Bibbia e oggi i cristiani li seguono quando decidono su questioni morali. Se anche cercare di convertire gli altri sembra in qualche modo sbagliato, forse è proprio così.
E poi a che serve convertire, se è lo Spirito Santo a farlo, non l’evangelizzazione cristiana, visto che «la salvezza (…) è un dono di Dio» e «nessuno può vantarsene»? Di sicuro lo Spirito Santo onnipotente può salvare le anime come ritiene necessario, indipendentemente da ciò che fanno o non fanno gli inaffidabili esseri umani.
Paolo dice che abbiamo doni diversi, e il vostro potrebbe non includere l’evangelizzazione. Non prendete alla leggera il ruolo di insegnante: «Fratelli, non siate in molti a voler diventare maestri degli altri. Sapete infatti che noi maestri saremo giudicati da Dio in modo particolarmente severo».
In terzo luogo, considerate l’aspetto negativo della mancata conversione. Potreste temere che la vostra ritrosia nell’evangelizzare i vostri vicini o familiari sia un’occasione mancata per salvarli dall’inferno, ma Paolo chiarisce che questo timore è infondato. Creando un parallelo tra il peccato di Adamo e il sacrificio di Gesù, Paolo dice: «Per la disubbidienza di uno solo, tutti risultarono peccatori; per l’ubbidienza di uno solo, tutti sono accolti da Dio come suoi». In altre parole, non avete scelto di essere gravati dal peccato di Adamo e non avete bisogno di scegliere per ottenere la salvezza di Gesù.
Cristiani, ci sono abbastanza possibilità per dare l’esempio di un buon cristiano. Se qualcuno ve lo chiede, potete dare «spiegazioni sulla speranza che avete in voi». Se volete seguire la guida di Gesù, egli parlava spesso di aiutare i più sfortunati. È un compito che ha molto più senso.
Un cristianesimo senza il fardello del Grande Mandato sarebbe un cristianesimo più sano, meno propenso a essere il bigottismo che si intromette nella politica e nella società che troppo spesso oggi vediamo in Occidente.
Note
Gesù si avvicinò e disse: «A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate che tutti diventino miei discepoli; battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro a ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo».
– Matteo 28,18-20Gesù chiamò i suoi dodici discepoli e diede loro il potere di scacciare gli spiriti maligni, di guarire tutte le malattie e tutte le sofferenze
– Matteo 10,1Gesù disse di nuovo: «La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». Poi soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati».
– Giovanni 20,21-23Ricordate, è per grazia di Dio che siete stati salvati, per mezzo della fede. La salvezza non viene da voi, ma è un dono di Dio; non è il risultato dei vostri sforzi. Dunque nessuno può vantarsene, (…)
– Efesini 2,8-9Vi sono diversi doni, ma uno solo è lo Spirito. Vi sono vari modi di servire, ma uno solo è il Signore. Vi sono molti tipi di attività, ma chi muove tutti all’azione è sempre lo stesso Dio. In ciascuno, lo Spirito si manifesta in modo diverso, ma sempre per il bene comune. Uno riceve dallo Spirito la capacità di esprimersi con saggezza, un altro quella di parlare con sapienza. Lo stesso Spirito a uno dà la fede, a un altro il potere di guarire i malati. Lo Spirito concede a uno la possibilità di fare miracoli, e a un altro il dono di essere profeta. A uno dà la capacità di distinguere i falsi spiriti dal vero Spirito, a un altro il dono di esprimersi in lingue sconosciute, e a un altro ancora il dono di spiegare tali lingue. Tutti questi doni vengono dall’unico e medesimo Spirito. Egli li distribuisce a ognuno, come egli vuole.
– 1 Corinzi 12,4-11Fratelli, non siate in molti a voler diventare maestri degli altri. Sapete infatti che noi maestri saremo giudicati da Dio in modo particolarmente severo.
– Giacomo 3,1Per la disubbidienza di uno solo, tutti risultarono peccatori; per l’ubbidienza di uno solo, tutti sono accolti da Dio come suoi.
– Romani 5,19Piuttosto riconoscete nel vostro cuore che Cristo è il Signore. Siate sempre pronti a rispondere a quelli che vi chiedono spiegazioni sulla speranza che avete in voi, (…)
– 1 Pietro 3,15
(50/50 – fine)
Immagine: Carl Bloch, 1877 (public domain) via Wikimedia
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All material on this article is copyright 2023 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.
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