Il cristianesimo in 2 minuti – 31/50

25’000 manoscritti del Nuovo Testamento: non proprio la prova che molti credono


Gli storici dispongono di circa 25’000 manoscritti dei libri del Nuovo Testamento: un numero di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altro libro della Storia antica. Si confronti questo dato con le 2’000 copie dell’Iliade di Omero, il secondo manoscritto meglio rappresentato. Ancora più scarsamente rappresentate sono le opere di Aristotele, di Giulio Cesare, di Erodoto e di altre grandi figure della Storia antica, per le quali abbiamo circa una dozzina di manoscritti ciascuna.

Non per questo concludiamo che la testimonianza del «De Bello Gallico» di Cesare sia così inaffidabile da impedirci di conoscere il passato. Ma, se così fosse, dovremmo accettare la storia del Nuovo Testamento, di gran lunga meglio attestata. O almeno così sostiene l’argomentazione popolare.

Questa però è un’argomentazione fallace. Un maggior numero di manoscritti tutt’al più aumenta la nostra sicurezza di avere le versioni originali, ma non significa che essa coincida con la vicenda reale. Molto più impressionanti di una montagna di manoscritti sono i geroglifici egizi e le tavolette d’argilla mesopotamiche che non solo sono più antiche, ma anche originali. Nessuno potrebbe sostenere che la loro mitologia debba essere accurata semplicemente perché sono originali, e lo stesso varrebbe se possedessimo gli originali del Nuovo Testamento.

Torniamo ai 25.000 manoscritti. Gli originali di ogni libro del Nuovo Testamento sono stati scritti in greco, ma la maggior parte di questi manoscritti è composta da traduzioni in altre lingue. Una traduzione comporta un ulteriore livello di interpretazione. Scartando questi, si scende a 5’800 manoscritti greci.

Consideriamo ora quando questi manoscritti sono stati scritti. Il grafico sottostante mostra il numero di copie manoscritte del Nuovo Testamento greco per secolo. Il XII secolo è il più ricco, con 1’090 manoscritti. La stampa è stata inventata a metà del XV secolo, e questo spiega il calo sulla destra nel grafico.

C’è un centinaio di manoscritti dei primi 4 secoli, anche se molti di questi sono solo ritagli di papiro di meno di una pagina. I primi manoscritti consistenti, con decine di capitoli, risalgono circa al 200 d.C. Solo a partire dal IV secolo troviamo copie complete (o quasi) del Nuovo Testamento. La nostra visione del passato è così nebulosa che anche la data di stesura è solo un’ipotesi.

Quando gli storici valutano le prove, vogliono i manoscritti più antichi e affidabili. La stragrande maggioranza dei manoscritti mostrati nel grafico è irrilevante, quindi i nostri 5’800 manoscritti greci si riducono al centinaio più antico, sulla base del quale gli studiosi fanno le loro migliori ipotesi sugli originali. Che si tratti di 1’090 copie del XII secolo o di un numero 10 volte superiore, manoscritti così tardivi non servono a ricostruire gli originali del Nuovo Testamento.

Il Nuovo Testamento ha il maggior numero di copie, ma questa non è la prova che molti credono.

Bob Seidensticker


Note

Un manoscritto è appunto, come dice la parola stessa, un documento scritto a mano. I primi manoscritti del Nuovo Testamento erano rotoli di papiro. La pergamena, ricavata da pelli di animali e rilegata in un codice (libro), divenne gradualmente più popolare nei primi secoli d.C.

Il grafico mostra il numero di copie manoscritte del Nuovo Testamento greco per secolo: i dati provengono da Biblical manuscript (Wikipedia), consultato il 4 novembre 2013.

25.000 manoscritti sembrano molti: List of New Testament papyri (Wikipedia), consultato il 15 giugno 2018.


(31/50 – continua)

Immagine: Autore sconosciuto, (public domain) via Wikimedia

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All material on this article is copyright 2023 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

1 pensiero su “Il cristianesimo in 2 minuti – 31/50

  1. Libri originali scritti da uomini che sarebbero stati ispirati dallo spirito santo. Spirito santo che poi si deve essere disinteressato molto della cosa visto che poi le versioni si sono moltiplicate più di un gruppo di topini liberi di colonizzare una fogna.

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