Il cristianesimo in 2 minuti – 23/50

La profezia di Isaia 53: parla di Israele, non di Gesù


Gli apologeti affermano che il capitolo 53 di Isaia fornisce un riassunto incredibilmente accurato della crocifissione di Gesù. Sostengono la loro tesi con versetti come i seguenti.

Molti, nel vederlo,
sono rimasti sconcertati,
tanto il suo aspetto era sfigurato
e il suo volto non aveva più nulla di umano.
– Isaia 52,14

Alcuni asseriscono che questo versetto si riferisce alle percosse ricevute da Gesù, anche se i Vangeli non menzionano mai il suo aspetto.

Noi l’abbiamo rifiutato e disprezzato,
come un uomo pieno di sofferenze e di dolore,
come uno che fa ribrezzo a guardarlo,
che non vale niente,
e non lo abbiamo tenuto in considerazione.
– Isaia 53,3

Non sembra il rabbino carismatico che predicava a migliaia di ascoltatori attenti e faceva il suo ingresso trionfale a Gerusalemme la Domenica delle Palme.

Egli si è lasciato maltrattare,
senza opporsi e senza aprir bocca,
docile come un agnello condotto al macello,
muto come una pecora davanti ai tosatori.
– Isaia 53,7

I Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) concordano sul fatto che Gesù tacque davanti ai suoi accusatori, anche se Giovanni afferma il contrario.

È stato sepolto con i criminali,
si è trovato con i ricchi nella tomba.
– Isaia 53,9

Questo passo viene spesso interpretato nel senso che Gesù avrebbe dovuto essere sepolto con i criminali, anche se in realtà fu sepolto nella tomba di un uomo ricco, Giuseppe di Arimatea.

Molti versetti danno un’idea del servo sofferente che si fa carico dei pesi del suo popolo.

Invece egli è stato ferito
per le nostre colpe,
è stato schiacciato per i nostri peccati.
Egli è stato punito,
e noi siamo stati salvati.
Egli è stato percosso,
e noi siamo guariti.
– Isaia 53,5

È stato eliminato dal mondo dei vivi,
colpito a morte
per i peccati del suo popolo.
– Isaia 53,8

Ha preso su di sé
le colpe di tutti gli altri
ed è intervenuto a favore dei peccatori».
– Isaia 53,12

E così via.

Presi singolarmente, questi versetti sembrano intriganti, ma lasciamo che il capitolo parli da solo e la storia crolla. Consideriamo ora alcuni versetti dei capitoli 12 e 13 evitati dagli apologeti.

E anche, ora, molti popoli
si meraviglieranno di lui
e i re non sapranno più cosa dire
alla sua presenza.
– Isaia 52,15

I popoli si meraviglieranno e i re non sapranno più cosa dire? Non solo Gesù non era famoso a livello internazionale durante la sua vita, ma la Storia non registra nulla su di lui al di fuori dei Vangeli.

Lui, suo servo, ha dato la vita
come un sacrificio per gli altri;
avrà discendenza e vivrà a lungo.
Realizzerà il progetto del Signore.
– Isaia 53,10

È un bel pensiero: Gesù sopporta grandi prove ma poi, come Giobbe, viene ricompensato con figli, prosperità e lunga vita. Purtroppo non è così che si svolge la storia del Vangelo.

Perciò lo pongo tra i grandi,
e parteciperà al trionfo dei potenti.
– Isaia 53,12

Come un guerriero che condivide il bottino della battaglia, il servo sarà ricompensato, ma è solo uno fra i tanti che riceve una parte. Sembra Gesù: uno tra gli uguali, solo uno dei «grandi»?

Costui somiglia poco al Gesù dei Vangeli perché questo capitolo non parla di Gesù. Considerato il periodo in cui questa parte di Isaia probabilmente è stata scritta, cioè dopo la conquista di Giuda da parte di Babilonia nel 586 a.C., si può presumere che questo servo sofferente sia la nazione di Israele, punita attraverso l’esilio babilonese. Questa è anche l’interpretazione tradizionale ebraica. Inoltre qualsiasi parallelo tra il «servo sofferente» di Isaia 53 e Gesù è facilmente spiegabile con l’uso delle Scritture ebraiche da parte degli autori per abbellire i Vangeli.

Bob Seidensticker


Note

Molti, nel vederlo,
sono rimasti sconcertati,
tanto il suo aspetto era sfigurato
e il suo volto non aveva più nulla di umano.
– Isaia 52,14

(la «profezia» di Isaia 53 in realtà comincia a Isaia 52,13)

Il carismatico rabbi che ha predicato a migliaia di ascoltatori attenti: Matteo 5-7.

Un’entrata trionfale a Gerusalemme: Giovanni 12,12-13.

Giovanni dice il contrario: Giovanni 18,34, Giovanni 19,11.


(23/50 – continua)

Immagine: Artem Saranin via Pexels

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All material on this article is copyright 2023 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

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