Il cristianesimo in 2 minuti – 03/50

La visione miope dell’universo nella Bibbia: una Terra da cartone animato con stelle minuscole


Possiamo trovare un’idea della visione biblica dell’universo attraverso la famosa copertina di «The New Yorker» di Saul Steinberg, «View of the World from 9th Avenue», che prende in giro la prospettiva del newyorkese egocentrico. Gli edifici del centro di Manhattan sono mostrati in modo nitido, ma il dettaglio svanisce con l’interesse. Al di là del fiume Hudson, a ovest, c’è un «Jersey» privo di caratteristiche e un rettangolo degli Stati Uniti con alcune etichette statali sparse. Al di là c’è l’Oceano Pacifico e un paio di Paesi lontani. Tutto qui.

Nella Genesi abbiamo una visione corrispondente dell’universo. Secondo la visione della scienza dell’Età del Bronzo, Dio creò il cielo come una volta per separare il mare salato in alto dalla terra in basso e il mare d’acqua dolce in basso. Si tratta della cosmologia sumerica, che il sacerdozio di Giudea ha probabilmente appreso durante l’esilio in Babilonia nel 500 a.C. Questa cosmologia pre-scientifica la ritroviamo nel racconto del diluvio, dove l’acqua viene dall’alto e dal basso a causa dei due mari nascosti: «Tutte le sorgenti del grande abisso scoppiarono e le cateratte dei cieli si aprirono».

Nel racconto della creazione della Genesi, leggiamo che il quarto giorno «Dio fece anche le stelle». Nell’originale ebraico, questa frase è una sola parola. Una parola è tutto ciò che la Bibbia ha da dire sul 99,999999999999999999999999999% della massa dell’universo che non è la Terra. Secondo la Bibbia, tutto ciò è solo una cupola acquosa blu sopra la Mesopotamia con piccole luci che ci guidano di notte.

Nello spirito del disegno di «The New Yorker», immaginate una versione biblica, una miope «Vista del mondo da Gerusalemme». Gerusalemme e il Tempio ricostruito sarebbero in primo piano con dettagli nitidi. Guardando a est, vedremmo la valle del fiume Giordano e il Mar Morto, e oltre le caselle etichettate come Moab e Ammon, il deserto siriano e poi la Persia. All’orizzonte vedremmo il bordo della cupola d’acqua che copriva il mondo per formare il cielo. In alto, in quella cupola, avremmo visto il Sole, la Luna e le piccole stelle.

La Bibbia è un documento umano e la sua prospettiva era quella di uomini superstiziosi e pre-scientifici.

Si potrebbe dire che questa era una visione naturale per un popolo primitivo e che non poteva capire altro, ma queste persone 2500 anni fa non erano fondamentalmente diverse da noi. Avevano le stesse capacità mentali. La scienza nella Bibbia non è banale per le persone semplici: è sbagliata. Se noi possiamo capire e meravigliarci della visione dell’universo fornita dalla scienza moderna, anche loro potevano farlo.

Molti cristiani oggi elencano ogni sorta di qualità straordinarie di Dio, qualità nuove che gli autori della Genesi non avrebbero potuto immaginare. Dicono che è infinito, al di là del tempo, onnisciente e onnipotente. Ma il Dio che si dice abbia creato il nostro universo con 200 miliardi di galassie non è il Dio della Genesi che ha creato la Mesopotamia.

Oggi abbiamo una visione impressionante dell’universo – dalle aurore boreali agli anelli di Saturno, fino alle nebulose più lontane –, ma lo otteniamo dalla scienza. Se leggete la Bibbia onestamente, troverete solo un universo a fumetti che è un’istantanea del pensiero dell’Età del Bronzo.

Bob Seidensticker


Note

Dio disse:
«Vi sia una grande volta!
Divida la massa delle acque».
– Genesi 1,6.

Quando Noè compiva seicento anni, il giorno diciassette del secondo mese, le acque sotterranee uscirono con violenza da tutte le sorgenti e le riserve del cielo si spalancarono.
– Genesi 7,11.

Dio fece due grosse luci:
la più grande per il giorno,
la più piccola per la notte.
E poi le stelle.
– Genesi 1,16.

Il 99,999999999999999999999999999% della massa dell’universo che non è la Terra: non è un numero inventato. La massa della materia visibile (solo) nell’universo è 6×1051 kg, mentre la massa della terra è 6×1024 kg.


(03/50 – continua)

Immagine: Wikimedia, CC

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All material on this article is copyright 2022 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

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