Un breve consuntivo e qualche prospettiva futura.
All’inizio non sapevo come sarebbe andata a finire. L’Eterno Assente non era il mio primo blog: in una vita precedente ne avevo avuti altri due. Anzi tre. Uno dei quali con un discreto successo, per la verità. Senza contare tutti i contenuti on line che avevo curato per conto di altri. L’Eterno Assente era però il primo messo in piedi senza alcuna ambizione di ottenere grandi numeri: il mio unico intento era quello di divertirmi nella scrittura come volevo io di quello che volevo io. Ci sarei riuscito? Mi avrebbe cagato almeno qualcuno? Boh. A distanza di un anno e mezzo, il risultato è andato oltre le mie aspettative. E il blog è diverso da come lo avevo immaginato.
Dopo un esordio un po’ in sordina, è cresciuto. Con qualche accelerazione grazie ad alcuni articoli molto condivisi – soprattutto certe interviste – che hanno portato lettori poi affezionatisi, L’Eterno Assente è arrivato ad avere – i numeri non sono segreti – più di un migliaio di lettori al mese, con picchi, come il mese scorso, oltre i 6’000. Lo so: sono numeri ridicoli, rispetto ai grandi blog di successo. Io però sono soddisfatto, anche considerando che comunque L’Eterno Assente pubblica delle grandissime seghe mentali, quindi è un blog di nicchia.
L’Eterno Assente ha inaugurato anche due rubriche, «Parola di Dio» e Florilegio digitale, che ospitano la prima citazioni scelte delle Sacre scritture dei monoteismi abramitici e la seconda link ad articoli molto approfonditi sugli stessi temi del blog: filosofia, scienza, storia, politica. In seguito sono partiti dapprima la newsletter e poi il canale video con il suo podcast. Mentre la prima è uno strumento editoriale abbastanza tradizionale e facile da implementare, il secondo è stato un po’ una sfida, nonostante la mia esperienza come giornalista radiofonico. Ho dovuto produrre parecchi prototipi prima di trovare un format, una lunghezza, una modalità espressiva gradevoli, non noiosi per il pubblico e nel contempo non troppo onerosi per me in fase di produzione. Pure per la newsletter e il canale video i numeri sono modesti: una novantina di iscritti alla prima e una sessantina al secondo. Una miseria, in confronto ai grandi influencer da decine di migliaia di follower. Ma va bene così: anche per questi canali il mio divertimento è la priorità. D’altronde stiamo sempre parlando di contenuti rivolti a un pubblico molto ristretto.
Poi c’è il Gruppo Facebook. Perché un Gruppo e non una Pagina l’ho spiegato altrove: volevo evitare i troll bigotti che – ne ero e ne sono tuttora certo – sarebbero arrivati a rompere i coglioni con sofismi e pseudoargomenti capziosi e provocatori. Per questo ho imposto la condizione di ateismo per accedere al Gruppo. Con un esito eccellente, devo dire: le discussioni nei commenti sono pacate, utili, costruttive, anche quando sono animate e con posizioni divergenti. Non solo: il Gruppo è cresciuto in modo inatteso. Pensavo che sarebbe arrivato al massimo a una trentina di membri. Invece l’inizio del 2020 ci regala un bel risultato: siamo quasi a quota 400. Confido di superarla nei prossimi giorni. Una piccola community di atei dichiarati: tutti fra 5 e 7 sulla scala di Dawkins. Potrebbero essere il doppio, se accettassi anche chi tenta di iscriversi senza rispondere alla domanda sull’ateismo.
Da ultimo, sono cambiato io. Dopo la lunga pausa estiva di riposo e di riflessione, alle mie motivazioni iniziali, ancora valide, se ne sono aggiunte altre. Ma ne ho già scritto, sicché non è il caso di tornarci sopra.
Insomma, L’Eterno Assente sembra essersi stabilizzato nella forma e nei contenuti: citazioni dalle Sacre scritture il lunedì, segnalazioni di contenuti interessanti il martedì e il venerdì, articoli il mercoledì, video il giovedì. Lo stile è sempre esplicito e provocatorio e i contenuti sono in linea con gli interessi miei e – presumo, visto che lo apprezzano – dei lettori.
Il nuovo anno porta due piccole novità.
Anzitutto mi sono reso conto che tanti articoli e video tornano spesso sugli stessi argomenti: la blasfemia, le responsabilità dei credenti «moderati», il problema della coerenza di chi ha fede, le radici cristiane dell’Occidente, la teodicea, l’islam. Perciò ho pensato di usare i tag del blog e le playlist del canale video per costruire dei Percorsi di approfondimento.
Inoltre voglio provare a usare un altro strumento: un canale Telegram. È solo un esperimento e lo terrò sotto osservazione. Se constato che va a puttane a causa di troll, provocatori e bigotti vari – esito molto probabile, temo – ci metto due secondi a chiuderlo. Dunque nessuno si faccia grandi illusioni. Però proviamo, dai.
E questo è quanto, per ora. Magari il 2020 porterà nuove idee e trasformazioni che ora nemmeno possiamo sospettare. Lasciamoci stupire e affidiamoci alla Divina Provvidenza, ché le Vie del Signore sono infinite.
L’Eterno Assente non è aperto ai commenti dei lettori. Perché? È spiegato nelle FAQ. Però puoi commentare i post del Gruppo Facebook de L’Eterno Assente. In particolare, questo articolo lo puoi commentare qui, se ti iscrivi al Gruppo dopo aver risposto a una domanda.