Sei Dio. Ma sei anche uomo. Ecco il tuo paradosso.
Io che sono l’È, il Fu e il Sarà
Accondiscendo ancora al linguaggio
Che è tempo successivo e simbolo
(J.L. Borges, Giovanni, I, 14)
Sarei stato un buon falegname.
O forse un carovaniere verso la terra dei Seri, destato dalle aurore sui valichi della Bactriana e poi, lungo le piste del ritorno, pellegrino al grande fico sacro.
O magari un dotto istitutore al centro dell’Impero, pagato per educare i figli viziati di un ricco mercante.
Oppure uno schiavo al remo, incatenato a pochi anni di sudore e di frusta.