Due qualità necessarie per un ateismo consapevole

Senza di esse, o non sei ateo o non sei consapevole.


Qualche giorno fa in un Gruppo di Facebook dedicato all’ateismo è stata pubblicata un’immagine con una scritta:

Too stupid to understand science?
Try religion!

La mia reazione immediata è stata: «Eh, certo, i credenti sono coglioni. Ah ah». Poi però ci ho ripensato e ho concluso che non è così semplice. Infatti anche molti atei sono stupidi e tanti credenti non lo sono. Ergo la stupidità spiega molto, ma non tutto.

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Io non prendo per il culo mia figlia

Babbo Natale? Ma che stronzata è?


L’antefatto. Mia figlia, Sofia, non crede a Babbo Natale. Infatti io e l’altro papà non le abbiamo mai raccontato la favoletta, ma le abbiamo sempre detto la verità: a Natale i regali glieli facciamo noi, gli zii, i nonni, gli amici. Lei lo sa, li apprezza, ricambia. Ed è contenta così.

Il fatto. La settimana scorsa mi ha telefonato Carolina, mamma di Alessandro, incazzata come una iena. Che è successo? Sofia, chiacchierando con Alessandro, candida e serena ha rivelato la verità: Babbo Natale non esiste. Tragedia! La terribile scoperta ha scosso il povero bimbo e ha fatto imbufalire la sua acida genitrice. Che mi ha insultato perché non ho vietato a mia figlia di svelare lo scottante segreto ai suoi amichetti.

Adesso dimmi: ma che stronzata è?

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Quando proprio ti tocca discutere

Alcune risposte sintetiche ai principali argomenti dei credenti.


Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.
– O. Wilde

Wilde aveva ragione da vendere. Anche perché ogni confronto con un idiota gli conferisce dignità: quanta ne basta, almeno, per godere della tua attenzione e per salire al tuo livello. Sicché no, non si dovrebbe mai discutere con un idiota. Al massimo lo si blasta. E a me piace un sacco.

Purtroppo però ogni tanto ti tocca e non ti puoi sottrarre, magari per esigenze minime di educazione. L’idiota arriva, ti provoca, ti sfruculia, fa il furbetto, butta lì la battuta, ti pone la domanda: «Perché non credi in Dio?». Se tu lo sfanculi, chi osserva potrebbe pensare che ti manchino gli argomenti. Quindi ecco alcune risposte sintetiche in un dialogo immaginario.

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